Il 23 dicembre 1978 con la legge n. 833 nasceva in Italia il Servizio Sanitario Nazionale. Da allora si sono verificati tantissimi cambiamenti: l’ innalzamento dell’età media della vita, l’erosione del modello patriarcale di famiglia, l’aumento dell’ incidenza delle patologie croniche e dei relativi costi.
E' stato sempre più evidente che le patologie croniche non possono essere gestite in base a modelli ospedale-centrici e si è parlato sempre di più di “Territorio” inteso come un nuovo sistema di servizi sanitari più vicino all’utenza e più efficace.
La legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 di modifica del titolo V della Costituzione ha dato potestà alle Regioni in materia di Salute, cosicché molti ospedali sono stati chiusi con un incremento delle strutture ambulatoriali e residenziali. I nuovi PSN hanno mirato sempre di piu a facilitare la continuità assistenziale ospedale-territorio. Si parla di modello hub & spoke, di decentrare, di sgravare gli ospedali, di responsabilizzare il territorio, di PDTA, di rete, di telemedicina, di nuove realtà operative quali ADI, RSA, case della salute, ospedali di comunità, case manager, UVM…
Per il medico del Territorio, da sempre più vicino al malato, si sono aperti così nuovi scenari che richiedono nuove competenze, aggiornamento continuo e scambio di esperienze.